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CENNI STORICI

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CENNI STORICI
 

L’Azienda pubblica dei Servizi alla Persona “Lazzarelli”, istituita con delibera della Regione Marche n 341 del 14 marzo 2011, è un Ente carico di storia e di riferimenti. Viene Inaugurato dopo lunghe e non facili pratiche nel settembre 1899 con la solennità che si addice ad un avvenimento rincorso per più di un ventennio. Complici una cittadinanza descritta febbricitante ed una rappresentanza municipale finalmente premiata delle “cure indefesse” prestate alla nobile causa, i festeggiamenti iniziati alla nove del mattino con l’arrivo della banda musicale di Camerino, si concludevano solo in tarda serata con la messa in scena della Carmen presso il Teatro Feronia. L’Istituto, denominato ricovero di mendicità per i cronici ed invalidi al lavoro, ospitato in un’ala del Convento dei Domenicani, era nato per ospitare chi, a causa di un grave impedimento fisico o perché troppo vecchi, era stato riconosciuti inabili al lavoro e quindi “povero”.

Il 13 dicembre 1906, l’Istituto ottiene il riconoscimento della personalità giuridica di Opera Pia. Da qui in avanti potrà beneficiare a pieno titolo delle donazioni che avevano costituito il presupposto per la sua istituzione ed il suo mantenimento[1].

Nel 1940 l’intero edificio che ospitava il ricovero veniva sgombrato e messo a disposizione di un copro dell’ex milizia volontaria Sicurezza Nazionale alla quale succedono le Forze armate Italiane per le truppe di stanza a San Severino M., le SS Tedesche ed infine le truppe degli Alleati. Sembra che tutti gli occupanti abbiano dato un notevole impulso al deterioramento e al danneggiamento dello stabile, tanto che l’Amministrazione del Ricovero, riappropriatasi nel 1947 dello stabile faceva istanza al Genio Militare per l’assegnazione di un contributo straordinario per danni legati agli eventi bellici.

Nel 1967, il C.d.A. presieduto da Albino Ciarapica, faceva istanza al Ministero dell’Interno perché adeguasse il nome dell’Ente alla moderna concezione finalistica di pubblica assistenza. La richiesta veniva accolta e il Presidente della Repubblica con circolare registrata presso la Corte dei Conti il 27 gennaio 1969 Reg 3 Interno, foglio 331, ufficializzava il cambio del nome in Casa di Riposo Lazzarelli,  e di fatto  inaugurava il nuovo corso protrattosi fino al 2011.

Negli stessi anni, considerato lo stato fatiscente della sede dell’Istituto proprietà dell’Opera Pia Luzi, che per voce del suo presidente non può farsi carico dei lavori di manutenzione straordinaria, si faceva strada l’idea della costruzione di un “nuovo ricovero per vecchi”. La struttura doveva insistere su di un appezzamento di proprietà dell’Opera Pia sito in c.da Glorioso, ma le numerose osservazioni sollevate da più parti inducevano il C.d.A. Ciarapica a trovare un’ubicazione alternativa più vicina al centro della città per consentire agli ospiti un minore isolamento. Per questo veniva chiesto all’Ente ospedaliero di San Severino un appezzamento di terra di circa 2000 mq sito in loc.tà Pieve. Il progetto come la storia insegna non ebbe seguito e i problemi legati alla fatiscenza dello stabile continuarono ad assillare l’Amministrazioni dell’Istituto fino al suo trasferimento nell’attuale collocazione di V.le Eustachio 103, già sede del vecchio ospedale civico. Il complesso edilizio, nato come convento ed ospizio per pellegrini, divenuto sede dell’ospedale civico verso la metà del XIX secolo sorge nella zona settentrionale di San Severino Marche a ridosso del fiume Potenza in corrispondenza del ponte sullo stesso e dalla parte del centro cittadino, lungo viale Eustachio che fu ed è ancora oggi la tradizionale via di accesso alla città. 

Accantonati i vecchi problemi, gli amministratori si trovano immediatamente a fronteggiarne di nuovi…….

 L’Istituto, dopo un percorso caratterizzato da alterne vicissitudini, ha ottenuto dal Comune di San Severino sotto la presidenza Giusepponi l’autorizzazione definitiva per due nuclei di residenza protetta (autorizzazione n 21105/4 del 24/11/2010) ed 1 nucleo di Casa Riposo (autorizzazione 21111/4 del 24/11/2010) rispettivamente di 60 e 26 posti.

 



[1]  M. MARCANTONELLI, Ricovero di Mendicità Lazzarelli: un avvio problematico in Miscellanea Settempedana, San Severino M. 2005, Tipografia Bellabarba, pp. 151-172.